giovedì 23 maggio 2013

Un quaderno

Quasi sempre, quando sto iniziando a progettare un libro, prendo un quaderno per gli schizzi (possibilmente nuovo) e inizio a scrivere il titolo del libro promettendo a me stesso che questa volta realizzerò lo storyboard e studierò i personaggi prima di iniziare con i definitivi.
ll quaderno sarà pulito, ordinato ma non troppo, prezioso ma non privato, ecc, ecc...
Lo porterò sempre con me, sceglierò la matita più bella che non lascerò mai, così da poter annotare qualsiasi pensiero o fonte d'ispirazione che possa essere utile per il nuovo testo da illustrare.
Insomma, la sagra dei buoni propositi!

La realtà:
Mesi e mesi a pensare al testo, a leggere e rileggere la storia, a cercare di capire come utilizzare i pastelli e le matite... In pratica la notte non si dorme più!

Ma il quaderno che fine ha fatto? Si perché in realtà questo quaderno l'ho ritrovato oggi ma erano mesi che non lo cercavo. In realtà non l'ho non lo avevo perso, lo avevo proprio dimenticato.

Nel frattempo ho realizzato varie tavole, poi abbandonate, che potrebbero definirsi schizzi ma che in realtà sembrerebbero definitivi e di certo non le ho disegnate su quel minuscolo, scomodo quaderno.

Queste sono le uniche pagine sfruttate: una prova per i risguardi, qualche schizzo e tre colori.
in trasparenza c'è un albero che non ho postato perché è l'unico schizzo che poi è diventato un presunto definitivo che qualche tempo fa ho postato nel mio blog.
prova per i risguardi.












4 commenti:

  1. bellissimo scoprire che è normale non riuscire a fare tutto in ordine...pensavo di essere strampalata io che quando inizio un nuoo progetto vado direttamente sulle tavole definitive..perchè non riesco proprio a fare piccoli schizzi in uno scomodo quaderno :) Bel lavoro Simone, come sempre :)

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  2. beato te che hai mesi e mesi per progettare un libro. Io non sono mai riuscito ad avere più di un mese... (in genere agosto) :-)

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  3. Ciao Maddalena,
    alcune volte la progettazione serve.. Però non è una via a me congeniale quindi mi ritrovo sempre con un bel pacchetto di quaderni nuovi o scarabocchiati sono nelle prime pagine.
    Grazie per il commento,
    Simone

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  4. Ciao Alberto,
    Non è sempre così, però per puntare alla qualità ci vuole non solo bravura tecnica ma bisogna sentire, metabolizzare, interpretare il testo e per me non è mai scontato o facile.
    Non ho mai il colpo di fulmine e se capita dura così poco..
    Grazie per aver commentato nel blog. Mi piace molto ricevere commenti nei miei spazi privati.
    Facebook purtroppo prende il sopravvento su tutto.
    A presto,
    Simone

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