Ho deciso di aprire questo blog per raccontarvi e raccontarmi le varie fasi di un libro (ancora incompleto) al quale tengo moltissimo.
Raccontarvi, perché credo sia interessante capire le dinamiche creative, l'influenza delle scelte editoriali e le difficoltà che si incontrano anche nella realizzazione di illustrazioni legate a storie che sentiamo nelle nostre corde.
Raccontarmi, perché spero di aprire nuovi orizzonti per le tavole ancora irrisolte. Trovare soluzioni che ancora sono nascoste qui e li nelle parole della storia.Perché, a volte, abbiamo già trovato la soluzione, ma per rendercene conto dobbiamo verbalizzarla.
La proposta è nata da Topipittori ben tre estati fa. Mi hanno invitato a trascorrere un paio di giorni a Vignola, dove, tra passeggiate nei boschi, attività con i bambini e pezzi di torta Barozzi, mi hanno presentato questo testo. Il testo è scritto da Giovanna Zoboli; bellissimo, semplice e lineare, mi dissi...
Sono passati quasi tre anni da allora e quel testo nascondeva e tuttora nasconde delle grandi difficoltà.
La prima difficoltà fu scegliere la tecnica migliore da utilizzare.
L'acrilico a mio avviso non era adatto al racconto e confrontandomi con Giovanna Zoboli e Paolo Canton abbiamo optato per le matite e i pastelli. (Se non sbaglio la proposta di utilizzare le matite è nata proprio da Giovanna durante la mostra a Casina di Raffaello a Villa Borghese a Roma. Avevo realizzato un pannello all'entrata della mostra usando matita grassa e qualche pastello a cera).
Raccontarvi, perché credo sia interessante capire le dinamiche creative, l'influenza delle scelte editoriali e le difficoltà che si incontrano anche nella realizzazione di illustrazioni legate a storie che sentiamo nelle nostre corde.
Raccontarmi, perché spero di aprire nuovi orizzonti per le tavole ancora irrisolte. Trovare soluzioni che ancora sono nascoste qui e li nelle parole della storia.Perché, a volte, abbiamo già trovato la soluzione, ma per rendercene conto dobbiamo verbalizzarla.
La proposta è nata da Topipittori ben tre estati fa. Mi hanno invitato a trascorrere un paio di giorni a Vignola, dove, tra passeggiate nei boschi, attività con i bambini e pezzi di torta Barozzi, mi hanno presentato questo testo. Il testo è scritto da Giovanna Zoboli; bellissimo, semplice e lineare, mi dissi...
Sono passati quasi tre anni da allora e quel testo nascondeva e tuttora nasconde delle grandi difficoltà.
La prima difficoltà fu scegliere la tecnica migliore da utilizzare.
L'acrilico a mio avviso non era adatto al racconto e confrontandomi con Giovanna Zoboli e Paolo Canton abbiamo optato per le matite e i pastelli. (Se non sbaglio la proposta di utilizzare le matite è nata proprio da Giovanna durante la mostra a Casina di Raffaello a Villa Borghese a Roma. Avevo realizzato un pannello all'entrata della mostra usando matita grassa e qualche pastello a cera).
Complimenti! :)
RispondiEliminaGrazie Daniela,
RispondiEliminaa presto,
Simone
Che Bello! Grazie per questa condivisione!! :) A presto!
RispondiEliminaGrazie Marco.
RispondiEliminaPronto per il corso??;)
Bravo Simone, bellissima idea. Ti seguirò come sempre
RispondiEliminae mo' aspettamo er libro, Simo'! Facce sognà! ale
RispondiEliminaAlessandro, anche tu, stupendo l'ultimo tuo: "L'eco". E non sono per niente d'accordo con chi sostiene di togliere le parole all'albo lasciando solo le illustrazioni. Scusa l'OT Simone.
RispondiEliminaE aspetta e spera va!
RispondiEliminaGrazie Alessandro e grazie Silvia.
Silvia non preoccuparti per quello che hai scritto:)
Un abbrrrrrr e a presto con nuovi post.